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Era una mattina piovosa di maggio quando Luca, un giovane imprenditore con grandi sogni e un piccolo budget, si sedette al suo laptop con una missione: scrivere il testo per la sua nuova campagna di marketing. Mentre il suono della pioggia rimbalzava sulle finestre, Luca si immerse nella scrittura, cercando di trovare il testo perfetto che avrebbe catturato l'attenzione dei suoi potenziali clienti. Quello che Luca non sapeva, però, era che stava per entrare nel mondo fatto di strategie per il copywriting efficace, un'arte capace di trasformare semplici parole in strumenti di persuasione potentissimi.Il copywriting è un efficace emotigeno che opera attraverso le parole dal potenziale spesso sottovalutato, in grado di creare narrazioni e suggestioni che riescono ad elevare l’oggetto della propria comunicazione, è forse per questo che in opere di fiction come Dune, la parola diviene un vero e proprio super potere in mano ai vertici della società, attraverso il quale viene esercitato il controllo assoluto sul destinatario del messaggio.Dopotutto la comunicazione è volta ad ottenere qualcosa dal nostro interlocutore attraverso la scelta meticolosa di parole e toni, rendendo il copywriting uno strumento indispensabile per chiunque voglia vendere un prodotto e/o servizio.Il copywriting è infatti molto di più che semplice scrittura, è l'arte di creare contenuti che persuadono e spingono all'azione, secondo un report di HubSpot, il 55% dei visitatori trascorre meno di 15 secondi su una pagina web, questo vuol dire che un copywriter ha solo una manciata di secondi per catturare l'attenzione del lettore e mantenerla.Statistiche e Dati: L'Impatto del CopywritingAumento del Tasso di ConversioneUn copywriting efficace può aumentare significativamente il tasso di conversione, un case study di Econsultancy ha dimostrato che una riscrittura dei contenuti di una newsletter ha portato a un aumento del 123% nelle conversioni!Coinvolgimento del ClienteIl coinvolgimento del cliente può essere misurato attraverso il tempo di permanenza sul sito e le interazioni che hanno con gli elementi presenti su di esso, uno studio di Nielsen Norman Group ha rivelato che le persone leggono solo il 20% del testo su una pagina con testi non particolarmente brillanti, tuttavia, testi ben scritti e accattivanti possono migliorare notevolmente questa percentuale.SEO e CopywritingIl copywriting efficace non riguarda solo la persuasione, ma anche l'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), una ricerca di Backlinko ha mostrato che i contenuti lunghi oltre 3.000 parole tendono a posizionarsi meglio nei motori di ricerca rispetto a quelli più brevi.Elementi Fondamentali di un Copywriting EfficaceMa quali i sono i fondamentali di un buon copy?Titolo, Esposizione chiara e concisa, Call to Action (CTA) efficaci e uno Storytelling coinvolgente sono i parametri a cui vi consigliamo di prestare particolare attenzione e che andremo a esplorare di seguito.Titoli AccattivantiIl titolo è la prima cosa che gli utenti leggono, deve essere breve, chiaro e stuzzicare la curiosità, se riuscirete a fare questo, potrete aumentare il click-through rate (CTR).Chiarezza e ConcisioneI messaggi devono essere chiari e diretti, secondo un report di Microsoft l'attenzione media di un adulto durante la navigazione è di circa 8 secondi, questo sottolinea l'importanza di trasmettere il messaggio in modo limpido e tempestivo.Call to Action (CTA) magicheOgni buon testo finalizzato al marketing deve includere una CTA che inviti il lettore a compiere un'azione specifica, è la parola magica che deve muovere il cliente verso l’acquisto, gli studi hanno dimostrato che le CTA personalizzate possono convertire il 202% in più rispetto alle CTA generiche, quindi, date libero sfogo alla vostra fantasia e soprattutto mettetevi nei panni del vostro cliente per capire come agganciarlo nel migliore dei modi.StorytellingLe storie coinvolgono creando una connessione emotiva e attivando l’attenzione del lettore, secondo uno studio presentato su Forbes, i contenuti che utilizzano lo Storytelling sono 22 volte più memorabili rispetto a quelli che presentano solo fatti; perciò, non fermatevi ad una mera descrizione superficiale e arricchite di dettagli interessanti i vostri testi adottando un tono il più possibile vicino al vostro target.Il copywriting è una componente essenziale del marketing moderno, le parole giuste non solo catturano l'attenzione, ma possono trasformare lettori passivi in clienti fedeli. Proprio come Luca (nella foto sopra), ha scoperto quella mattina piovosa, un buon copywriting può essere la chiave per aprire le porte del successo e con i dati a supporto, è chiaro che investire nel copywriting di qualità non è solo una scelta saggia, ma necessaria in un mercato sempre più competitivo, dove la personalizzazione della propria comunicazione può raggiungere e avvicinare il nostro target verso l’acquisto.Contattaci:info@lefucine.it075 509 4621 ...
Immagina di camminare lungo un viale alberato in una calda giornata estiva. Il sole brilla sopra di te, mentre i vibranti colori dei fiori che adornano il bordo del marciapiede catturano la tua attenzione. Il giallo brillante dei girasoli ti fa sorridere istintivamente, mentre il rosso acceso delle rose ti riempie di calore e vitalità. I colori che ti circondano non solo abbelliscono il paesaggio, ma evocano emozioni e sensazioni che influenzano la percezione del mondo che ti circonda e gli esperti di psicologia dei colori lo sanno bene.L'importanza dei colori va ben oltre l'estetica. Nel mondo del marketing la psicologia dei colori gioca un ruolo fondamentale nel plasmare le percezioni dei consumatori e guidare le loro decisioni d'acquisto, secondo uno studio caricato su Emerald Insight, le persone formano un'opinione su un prodotto entro 90 secondi dall'iniziale interazione, e fino a 90% di tale opinione è basata esclusivamente sul colore.Noi de Le Fucine comprendiamo l'importanza di utilizzare in modo strategico la psicologia del colore nel marketing per aiutare le aziende a massimizzare l'impatto delle loro campagne e migliorare la propria brand identity, al fine di creare connessioni emotive più profonde con il target di riferimento.Quindi, se sei interessato continua a leggere e preparati ad essere colorato di nozioni interessanti 😉Piuttosto che elencare semplicemente i colori e le emozioni associate ad essi, vogliamo esplorare come i colori possono essere utilizzati in modo efficace nel marketing per trasmettere un messaggio specifico e influenzare il comportamento del consumatore.Psicologia dei colori: RossoPrendiamo ad esempio il colore rosso, spesso associato alla passione, all'energia e all'eccitazione, questo colore può essere utilizzato per catturare l'attenzione e stimolare un senso di urgenza negli spettatori. Questo è particolarmente efficace nelle campagne pubblicitarie che promuovono sconti o offerte limitate nel tempo, ma anche per mettere in risalto una Call to Action (CTA).Marchi Associati: Target, Heinz, YouTube e Netflix sfruttano il rosso per catturare l’attenzione dei consumatori.Blu meno male ci sei tuD'altra parte, il blu è spesso associato alla fiducia, alla sicurezza e alla serenità, le aziende che desiderano trasmettere un senso di affidabilità e professionalità spesso scelgono il blu nei loro loghi e materiali di branding.Marchi Associati: Facebook, IBM, Samsung, si presta a settori come la salute e la finanza.Psicologia dei colori: GialloIl giallo è spesso associato alla felicità, all'ottimismo e all'energia. Utilizzando il giallo in una campagna pubblicitaria, è possibile creare un'atmosfera di gioia e positività che invogli il pubblico a provare un prodotto o servizio.Marchi Associati: Hertz, McDonald's, Post-it, Shell, Chupa Chups, Le Fucine 😉 Verde naturaIl verde, invece, evoca sensazioni di natura, freschezza e salute, le aziende che operano nei settori della salute, dell'ambiente o del cibo biologico possono utilizzare il verde per trasmettere un senso di benessere e sostenibilità.Marchi Associati: Whole Foods Market, Starbucks, Spotify, Sprite.Psicologia dei colori: ViolaIl viola è spesso associato alla creatività, all'eleganza e alla spiritualità. Le aziende che desiderano trasmettere un senso di lusso e originalità spesso scelgono il viola nei loro materiali di branding e nelle loro campagne pubblicitarie.Marchi Associati: Yahoo!, Cadbury, Milka, FedEx, Taco Bell.Black is the new BlackD'altra parte, il nero è associato alla raffinatezza, all'eleganza e all'autorità, utilizzato con parsimonia, il nero può conferire un senso di esclusività e prestigio a un marchio.Marchi Associati: Gucci, Prada, Cartier, Chanel, Apple.Psicologia dei colori: BiancoIl bianco rappresenta purezza, semplicità, conferendo un’idea di pulito e per questo è comune nei marchi di prodotti per la casa e la cura della persona.Marchi Associati: Adidas, Sony, Nike, Puma. È importante notare che l'efficacia del colore dipende anche dal contesto culturale e dal pubblico target. Ad esempio, mentre il bianco può essere associato alla purezza e all'innocenza in molte culture occidentali, in alcune culture orientali può essere simbolo di lutto e tristezza. In un mondo in cui l'attenzione del consumatore è frammentata in una miriade di messaggi pubblicitari, è essenziale fare tutto il possibile per catturare e mantenere l'attenzione del pubblico. Utilizzare la psicologia del colore nel marketing non è solo una strategia efficace, ma può anche essere un modo per differenziarsi dalla concorrenza e creare un legame emotivo più profondo con i consumatori. E tu, hai pensato come vuoi che il colore influenzi la tua prossima campagna? Contattaci:info@lefucine.it075 509 4621...
Benvenuto nel blog de Le Fucine dedicato alle Marketing Wars in cui andremo a vedere le battaglie a colpi di campagne pubblicitarie fra alcuni dei colossi del settore Hi-tech e del Food & Beverage, dove l’ironia è la chiave di accesso per partecipare a questa contesa 🗝Coca-Cola vs. Pepsi: Le Marketing Wars delle BollicineDa decenni Coca-Cola e Pepsi si sfidano in una battaglia combattuta non solo nei supermercati, ma anche attraverso pubblicità creative e audaci. Questi due colossi delle bibite hanno creato momenti memorabili nel mondo del marketing. Ecco alcuni dei loro scontri più iconici.Halloween SpaventosoDurante il periodo di Halloween Pepsi ha lanciato una adv sui social: una lattina di Pepsi nascosta sotto un mantello della Coca-Cola con il claim: “We wish you a Scary Halloween” (Vi auguriamo un Halloween spaventoso) come se La Coca-Cola fosse un costume terrificante. Il post ha fatto il giro del web, ma la Coca-Cola ha risposto in modo geniale cambiando solo il logo e il claim, trasformando la lattina di Pepsi in una bibita che sogna di essere una Coca-Cola: “Everybody wants to be a hero” (Tutti vogliono essere un eroe).La Pepsi ChallengeNegli anni '60 e '70, le Cola Wars comprendevano esperimenti sul gusto delle due bibite come la “Pepsi Challenge”, in cui si chiedeva ai consumatori di assaggiare entrambe le bevande indicando quale preferissero fra le due.Pepsi vinse la challenge e i risultati vennero utilizzati per gli spot pubblicitari a sfavore di Coca-Cola. Ciò che portò a preferire la Pepsi fu il sapore molto più dolce di Coca-Cola, il quale giocò un ruolo fondamentale, tanto che Coca-Cola decise di modificare la propria ricetta, creando la “New Coke”.Questa nuova ricetta scatenò lo scontento generale dei consumatori abituati al classico gusto della bibita e invece di registrare un aumento della Revenue, al contrario, ci fu un aumento delle vendite della ricetta originale con persone che cercavano di fare scorta della bibita nella precedente versione. Poco dopo l’azienda, infatti, decise di rimuovere la nuova ricetta dal commercio e tornare alla ricetta originale, inserendo la dicitura “Classic” nell’etichetta.Impossibile non citare, fra le tante Marketing Wars, la pubblicità con il bambino che acquista due lattine di Coca-Cola per arrivare al tasto dedicato alla Pepsi ad una macchinetta.Il duello fra le due compagnie è diventato talmente noto da divenire parte della pop culture e tu? Quale preferisci fra #Coca-Cola e #Pepsi? Diccelo nel nostro post Instagram dedicato a questo blog!Samsung vs. Apple: scontro fra titaniVoltiamo pagina e spostiamoci negli USA per parlare dell’incontro di boxe fra i due titani del mondo della tecnologia Apple e Samsung, nel paese delle opportunità c’è totale libertà nel fare pubblicità comparativa, a patto di avere il biglietto di accesso a questo ring, quale? L’ironia! Queste due aziende si sfidano costantemente per la supremazia nel mercato degli smartphone e spesso lo fanno con un tocco di umorismo e creatività.Il caso del NotchÈ questo il caso della pubblicità lanciata da Samsung nel 2017, che ha preso di mira il notch dell’iPhone X di Apple. Questo particolare dettaglio di design, noto come notch, è stato oggetto di molte discussioni e critiche da parte degli esperti di tecnologia e Samsung ha scherzosamente giocato su questa caratteristica.La pubblicità di Samsung ha colto l’occasione mostrando una famiglia con un taglio di capelli particolare, modellato proprio come il notch dell’iPhone X, famiglia che proprio come il notch invadeva ripetutamente gli interni dell’Apple Store in cui si svolge lo spot arrecando fastidio al commesso. L’annuncio, quindi, suggerisce con ironia che gli utenti dovrebbero passare a un dispositivo Galaxy invece di comprare un IPhone con un notch strano e invadente.On the fenceIn un’altra pubblicità, un utente iPhone è letteralmente seduto su una recinzione, guardando oltre al lato di Samsung. Cosa vede? “Telefoni pieghevoli e fotocamere epiche”. Gli altri utenti di iPhone gli spiegano che stanno aspettando che queste funzionalità arrivino anche da loro, ma lui si chiede perché dovrebbe aspettare quando la tecnologia già esiste. “Aspettiamo,” risponde uno degli utenti. Questa pubblicità ironizza sul fatto che Apple spesso faccia attendere gli utenti per le nuove funzionalità hardware già presenti nei telefoni Samsung, strappando un sorriso anche ai fanboy più accaniti.Le Marketing Wars fra McDonald’s e Burger King: l'ironia è servitaSe c’è una rivalità che ha acceso gli animi degli amanti dei fast food in tutto il mondo, è quella tra McDonald’s e Burger King. Questi due colossi del settore si sfidano da decenni, non solo per conquistare il palato dei clienti, ma anche per guadagnare la loro fedeltà attraverso campagne pubblicitarie ingegnose e spesso taglienti.Il Trolling CreativoEntrambi i marchi hanno dimostrato di avere un talento speciale per il trolling creativo come nel 2019, quando Burger King Svezia ha lanciato uno spot che ha fatto sorridere molti fan. Nel finto menù di Burger King i clienti potevano ordinare panini come il “Burger Big Mac Wished It Was” (L'hamburger che Big Mac avrebbe voluto essere) o il “Big Mac-ish but Flame-Grilled of Course” (Pseudo Big Mac, ma ovviamente alla griglia). Questi nomi giocosi facevano riferimento alle caratteristiche che i fan ritengono distintive dei panini di Burger King: dimensioni maggiori, succosità e autenticità nella cottura alla griglia.La Perdita del Marchio Registrato “Big Mac”Ma come è possibile che Burger King possa utilizzare il nome “Big Mac” senza problemi? Nel 2019, McDonald’s ha perso l’esclusiva sul marchio registrato “Big Mac” in Europa. Questo ha aperto la strada a nuove opportunità per Burger King e altre catene di fast food. La questione non si è ancora conclusa, ma nel frattempo, le piccole catene hanno festeggiato la fine dell’era del "McBully" come riportava il Telegraph al tempo della notizia.Il McWhopper: Una Pace Sulla GrigliaUna delle battaglie più celebri è stata quella del McWhopper quando nel 2015 Burger King ha proposto una tregua a McDonald’s: creare insieme un panino che combinasse il meglio di entrambi i mondi. Il risultato? Il McWhopper, un panino che avrebbe unito il Big Mac di McDonald’s con il Whopper di Burger King. L’iniziativa era finalizzata anche a raccogliere fondi per la Giornata Mondiale della Pace, tuttavia, McDonald’s ha rifiutato l’offerta e la guerra sui social è continuata con Burger King che ne è sicuramente uscito vincitore.Il Clown Contro il ReBurger King ha fatto centro anche in una campagna pubblicitaria che consisteva nel lanciare dei messaggi alla fine del film “IT” dove il fattore horror è un clown spaventoso, i messaggi su schermo alla fine del film erano: “Non fidarti mai di un clown” e subito dopo “Burger King”. Geniale!La lotta pubblicitaria tra McDonald’s e Burger King è un esempio di creatività, audacia e strategie di marketing. Entrambi i marchi continuano a sfidarsi, e noi come spettatori affamati, non possiamo fare altro che gustarci lo spettacolo. L’articolo si conclude qui, speriamo che questo tuffo nel mondo della pubblicità e della comunicazione sia stato divertente quanto lo è stato per noi, se ti è piaciuto faccelo sapere nel post Instagram dedicato a questo blog e forse non sarà l’ultimo sulle Marketing Wars. Contattaci:info@lefucine.it075 509 4621...
Benvenuti nel nostro articolo dedicato ai tool per il Marketing Digitale! Oggi ti portiamo la nostra top 5 che può aiutare aziende e liberi professionisti a raggiungere i propri obiettivi di marketing online. Che tu sia un esperto del settore o un principiante, troverai informazioni preziose su come utilizzare al meglio queste risorse digitali.Answer the Public: il tool per il Marketing Digitale che ascolta il tuo pubblicoAnswer the Public è uno strumento di ricerca di parole chiave che visualizza le domande più comuni poste dagli utenti su un determinato argomento, questo tool per il marketing digitale è estremamente utile per comprendere meglio il tuo pubblico e per creare contenuti come: blog, articoli, video e molto altro, che rispondano direttamente alle loro domande.Può anche aiutarti a identificare le tendenze emergenti nel tuo settore e quindi adattare la tua strategia di comunicazione di conseguenza.Answer the Public è quindi uno strumento essenziale per qualsiasi azienda che vuole migliorare la propria visibilità online e raggiungere un pubblico più ampio, nonché utile nello sviluppo di strategie di comunicazione efficaci, nella comprensione del proprio target e rimanere al passo con le ultime tendenze del settore. Ricorda, la chiave del successo nel mondo della comunicazione digitale è rimanere flessibili, innovativi e sempre pronti ad adattarsi alle nuove tendenze.Google Trends: cavalca la cresta dell’onda con i trend del momentoNell’era digitale, l’analisi dei dati è fondamentale per il successo delle strategie di comunicazione. Google Trends è un tool per il marketing digitale gratuito che offre un’ampia panoramica delle tendenze di ricerca online, nei prossimi paragrafi illustreremo le potenzialità di questo strumento.Ricerca di parole chiave: Google Trends consente di identificare le keyword più popolari in un determinato periodo e luogo, le aziende possono utilizzare queste informazioni per ottimizzare i contenuti e migliorare la visibilità online.Analisi stagionale: Con Google Trends, è possibile individuare i picchi di interesse per specifici argomenti durante l’anno, ad esempio, un marketer potrebbe pianificare campagne promozionali in base alle stagioni di maggiore interesse per le destinazioni turistiche.Confronto tra termini di ricerca: L’analisi comparativa tra termini di ricerca consente di capire quali argomenti sono più rilevanti per il pubblico rispetto ad altri.Geolocalizzazione: Google Trends offre dati specifici per paese, regione o città. Le aziende possono utilizzare queste informazioni per adattare le campagne di comunicazione alle esigenze locali.Monitoraggio delle tendenze: Seguire le tendenze nel tempo aiuta a prevedere cambiamenti nel comportamento dei consumatori, puoi usare queste informazioni per adattare le strategie di comunicazione e tenerle sempre aggiornate.In sintesi, Google Trends è uno strumento prezioso per tutti gli operatori del settore, utilizzandolo in modo intelligente, è possibile ottimizzare le strategie, migliorare la visibilità online e offrire risultati migliori ai clienti.Answer Socrates: La Guida Intelligente alla Ricerca di DomandeNel mondo del digital marketing la ricerca di informazioni accurate e rilevanti è fondamentale per il successo di qualsiasi content strategy. Answer Socrates si presenta come un tool per il marketing digitale utile per scovare le domande che le persone pongono su Google, vediamo insieme come questo strumento può migliorare la tua ricerca e produzione di contenuti.Answer Socrates è uno strumento gratuito che sfrutta l’intelligenza artificiale per scoprire le domande reali che le persone pongono su Google, è un assistente virtuale che ti aiuta a scrivere articoli di ricerca approfonditi, rispondere a ogni possibile domanda sul tuo prodotto, generare idee e ottenere una comprensione più profonda su quasi ogni argomento.Di seguito elenchiamo alcuni servizi offerti da questo tool, casi d’uso e vantaggi.Ricerca di Domande: Answer Socrates combina i suggerimenti di Google, le domande in evidenza di “Le persone hanno anche chiesto anche” e i dati di Google Trends per mostrarti domande pertinenti e interessanti, da cui puoi sviluppare i tuoi contenuti.Scoperta di Tendenze: Puoi esplorare le domande che le persone stanno cercando su Google riguardo a un argomento specifico.Ottimizzazione SEO: Utilizza le parole chiave riportate da Socrates per migliorare il posizionamento del tuo sito web.Answer Socrates è molto più di un semplice strumento di ricerca: è un compagno intelligente per la tua strategia di contenuti. Provalo e scopri come può arricchire la tua produzione di contenuti.Meta Ad Library: Trasparenza e controllo nella pubblicità digitaleNel vasto panorama della pubblicità digitale, la Meta Ad Library emerge come uno strumento essenziale per la trasparenza e la comprensione delle campagne pubblicitarie online. Vediamo di cosa si tratta e come può aiutare le aziende e gli inserzionisti.La Meta Ad Library è una piattaforma pubblica che consente di accedere a informazioni dettagliate su annunci pubblicitari attivi sulle piattaforme social Facebook e Instagram. Gli utenti possono esplorare gli annunci, verificare chi li finanzia e analizzare le strategie di comunicazione.Trasparenza: La Meta Ad Library rivoluziona la trasparenza nella pubblicità digitale. Le aziende possono monitorare le campagne dei concorrenti, identificare tendenze di settore e valutare l’impatto delle proprie iniziative.Controllo: Gli inserzionisti possono verificare se i loro annunci sono stati pubblicati correttamente e se rispettano le linee guida. Inoltre, possono segnalare eventuali contenuti inappropriati o fuorvianti.Esplorazione: Visita la Meta Ad Library per cercare annunci specifici o esplorare categorie di interesse.Analisi: Studia le metriche degli annunci, come l’importo speso, il target e la geolocalizzazione.La Meta Ad Library è uno strumento indispensabile per chiunque voglia comprendere meglio il mondo della pubblicità digitale all’interno di Facebook e Instagram.Google Keyword Planner: Il tool per il Marketing Digitale che trova le migliori parole chiaveNel vasto mondo del marketing digitale, Google Keyword Planner è uno strumento fondamentale per la ricerca delle parole chiave. Vediamo come funziona e come può aiutare le aziende a ottimizzare le loro campagne pubblicitarie.La Google Keyword Planner è uno strumento gratuito offerto da Google Ads che consente agli inserzionisti di scoprire nuove parole chiave e analizzare il loro potenziale. È particolarmente utile per pianificare campagne pubblicitarie mirate e ottimizzare il budget.Di seguito alcune delle feature più interessanti.Ricerca di parole chiave: Gli inserzionisti possono inserire parole o frasi correlate al loro prodotto o servizio, il Keyword Planner fornirà quindi suggerimenti di parole chiave pertinenti.Analisi delle previsioni: La piattaforma mostra stime sulle ricerche mensili, la concorrenza e l’offerta per ciascuna parola chiave, questo aiuta gli inserzionisti a selezionare le keyword più efficaci.Creazione di piani: Gli inserzionisti possono creare piani basati sulle parole chiave selezionate, stimando il traffico e le conversioni previste.Google Keyword Planner è un altro valido strumento per ottimizzare la tua strategia di ricerca e raggiungere il target corretto per le tue strategie, provalo!L’articolo si conclude qui, speriamo che questi tool ti possano fornire dei nuovi metodi per implementare le tue strategie di marketing digitale e al tempo stesso tenerti aggiornato sui trend del momento nel mondo della comunicazione online. Contattaci:info@lefucine.it075 509 4621...
WordPress è il CMS più usato al mondo, ma proprio per questo anche il più esposto agli attacchi informatici. Scopri quali sono le vulnerabilità più comuni di WordPress e come difenderti da malintenzionati e malware con l’articolo curato da Le Fucine.WordPress è una piattaforma fantastica per creare e gestire siti web di ogni tipo, dal blog personale al sito aziendale, passando per l’e-commerce e il portfolio. Tuttavia, proprio per la sua popolarità, WordPress è anche bersaglio di un numero consistente di attacchi informatici, che cercano di sfruttarne le debolezze per compromettere la sicurezza dei siti che lo usano.Secondo uno studio di Godaddy Security, il 90% dei siti infettati da malware nel 2018 erano basati su WordPress. Questo non significa che WordPress sia una piattaforma poco sicura, ma è comunque bene mettere in atto una serie di accorgimenti per prevenire e contrastare possibili attacchi informatici.Gli attacchi più comuni su WordPressLe vulnerabilità di WordPress sono dei difetti o delle lacune nel codice del CMS o dei suoi componenti (temi, plugin, core) che possono essere sfruttate da malintenzionati per accedere al sito, rubare dati, inserire codice malevolo, deturpare il sito o renderlo inaccessibile.Tra le più comuni riportiamo:SQL Injections: si tratta di attacchi che mirano a manipolare il database del sito, inserendo delle query SQL malevole tramite i campi di input o l’URL. In questo modo si potrebbero ottenere informazioni sensibili, come le credenziali di accesso o modificare i contenuti del sito.Cross-site scripting (XSS): si tratta di attacchi che mirano a eseguire degli script malevoli nel browser dei visitatori del sito, sfruttando le vulnerabilità dei temi o dei plugin. Così facendo, si potrebbe accedere a informazioni come cookie, sessioni, eventuali dati personali o reindirizzare i visitatori verso siti malevoli.Brute force: si tratta di attacchi che mirano a indovinare le credenziali di accesso al sito, provando ripetutamente diverse combinazioni di username e password, fino a trovare quella corretta. In questo modo, si potrebbe accedere al pannello di amministrazione del sito e prenderne il controllo.File inclusion: si tratta di attacchi che mirano a includere dei file esterni nel sito, sfruttando le vulnerabilità dei temi o dei plugin. Si potrebbe quindi eseguire codice PHP malevolo sul server, causando danni al sito e alla reputazione del dominio.Come proteggere il tuo sito WordPress dalle vulnerabilitàPer proteggere il tuo sito WordPress dalle vulnerabilità, è necessario seguire alcune buone pratiche, che riguardano sia il lato tecnico che il lato umano.Ecco le principali azioni da attuare:Aggiorna WordPress e i suoi componenti: gli aggiornamenti sono fondamentali per correggere le eventuali vulnerabilità scoperte e per migliorare le prestazioni e le funzionalità del CMS e dei suoi componenti. Per questo, è importante aggiornare WordPress, i temi e i plugin alla versione più recente, verificando la compatibilità tra di essi.Usa temi e plugin affidabili: i temi e i plugin sono la principale fonte di vulnerabilità di WordPress, soprattutto se sono obsoleti, abbandonati a sé stessi o con un codice di dubbia qualità. Per questo, è importante usare solo temi e plugin affidabili, provenienti da fonti sicure, come il repository ufficiale di WordPress o siti di terze parti affidabili. Inoltre, è bene limitare il numero di temi e plugin installati, disattivando ed eliminando quelli non utilizzati.Scegli una password sicura e cambiala spesso: la password è la chiave di accesso al tuo sito, per questo deve essere sicura e difficile da indovinare. Per creare una password sicura, usa una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli, e cerca di renderla il più lunga possibile. Inoltre, cambia la password spesso e non usare la stessa per più siti o servizi.Limita i tentativi di accesso e usa l’autenticazione a due fattori: per prevenire gli attacchi brute force, puoi limitare il numero di tentativi di accesso al sito, bloccando temporaneamente o permanentemente gli indirizzi IP che provano a entrare con credenziali errate. Inoltre, puoi usare l’autenticazione a due fattori, che richiede un codice aggiuntivo, inviato via SMS o tramite una app, in aggiunta alla password, per accedere al sito.Fai backup regolari del sito: i backup sono essenziali per salvaguardare il tuo sito in caso di attacchi informatici, errori umani o problemi tecnici. Per questo, è importante fare backup regolari del sito, sia del database che dei file, e conservarli in un luogo sicuro, come un cloud o un hard disk esterno.Usa un hosting di qualità, sicuro e affidabile: l’hosting è il servizio che ospita il tuo sito sul web, per questo deve essere sicuro e affidabile. Per scegliere un hosting, verifica che offra le seguenti caratteristiche: certificato SSL, firewall, protezione anti-malware, monitoraggio 24/7, supporto tecnico, backup automatici e ripristino rapido. Inoltre, puoi optare per un hosting specifico per WordPress, che offre tutte queste caratteristiche e molte altre, pensate appositamente per i siti WordPress.ConclusioniWordPress è una piattaforma potente e versatile, ma essendo uno dei CSM più utilizzati è anche quello preferito dagli attacchi informatici. Per questo, è necessario adottare delle misure preventive e correttive per proteggere il tuo sito da malintenzionati e malware. Seguendo le buone pratiche che ti abbiamo suggerito, potrai rendere il tuo sito WordPress più sicuro e affidabile, senza rinunciare alle sua funzionalità e versatilità.Se vuoi creare un sito per la tua attività su WordPress non esitare a contattare Le Fucine, l’agenzia di comunicazione che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi dal 2004.Contattaci:info@lefucine.it075 509 4621...
Con l’avvento delle piattaforme streaming come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, Now, ecc. le serie sono sbarcate con irruenza nei nostri soggiorni e camere da letto. Il primato del piccolo e grande schermo vacillano mentre sempre più persone scelgono le piattaforme streaming come prima fonte d’intrattenimento. Noi de Le Fucine non siamo da meno e abbiamo preparato per te la nostra Top 5 con le migliori serie TV legate al mondo del Marketing e Comunicazione, perché una mente creativa è sempre alla ricerca d’ispirazione.The creative brainLa creatività è infatti una delle competenze più richieste e apprezzate nel mondo del marketing, ma da dove viene e come si sviluppa? Per rispondere a queste domande, vi consigliamo di guardare la serie “The Creative Brain” su Netflix, in cui il neuroscienziato David Eagleman ci porta alla scoperta del processo creativo di diversi professionisti, tra cui artisti, scrittori, inventori e imprenditori.La serie ci mostra come la creatività non sia un talento innato, ma il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la curiosità, l’osservazione, la sperimentazione, la collaborazione e la perseveranza. Possiamo quindi stimolare e allenare la nostra creatività, applicandola a vari ambiti della nostra vita e del nostro lavoro.Per chi si occupa di marketing, può essere fonte di ispirazione e di consigli pratici per creare campagne originali, efficaci e memorabili, che sappiano catturare l’attenzione e l’emozione del pubblico. “The Creative Brain” è una serie TV di Marketing e Comunicazione che ci fa riflettere, divertire, ma anche sognare.Fyre: La più grande festa mai avvenuta - Serie TV Marketing e ComunicazioneCome si può trasformare una promessa in una truffa? Come si può ingannare migliaia di persone con una campagna di marketing basata sul nulla? Queste sono alcune delle domande che si pone la serie “Fyre: La più grande festa mai avvenuta” su Netflix, che racconta il dietro le quinte del fallimentare Fyre Festival, un evento musicale di lusso organizzato da Billy McFarland e dal rapper Ja Rule su un’isola privata delle Bahamas.La serie illustra come il Fyre Festival sia stato pubblicizzato attraverso i social media, sfruttando l’influenza di celebrità, modelli e influencer, che hanno creato aspettative altissime tra il pubblico, disposto a pagare cifre esorbitanti per partecipare. Tuttavia, una volta arrivati sull’isola, i partecipanti si sono trovati di fronte a una realtà desolante: alloggi precari, cibo scadente, assenza di artisti e di sicurezza.“Fyre: La più grande festa mai avvenuta” è una serie che ci fa riflettere sul potere e sui limiti del marketing, sul ruolo della responsabilità e dell’etica nel settore, e sulle conseguenze legali e morali di una frode di tale portata.Prima regola del Marketing & Communication Club: Mai Mentire.La mente in poche paroleLa mente umana è un mistero affascinante, che nasconde molti segreti e potenzialità. Come funzionano memoria, attenzione, emozioni e creatività? E come si può sfruttare la conoscenza della psicologia per migliorare le strategie di marketing e comunicazione?Queste sono alcune delle domande a cui cerca di rispondere la docu serie “La mente in poche parole”, disponibile su Netflix. Si tratta di una serie di 12 episodi, ognuno dedicato a un aspetto diverso della mente, spiegato in modo semplice e coinvolgente, con l’ausilio di grafici, animazioni e interviste a esperti del settore.La serie offre spunti interessanti e utili per chi lavora nel campo della comunicazione, in quanto mostra come la mente dei consumatori sia influenzata da diversi fattori, come le emozioni, le convinzioni, le abitudini e le scelte. Inoltre, illustra alcuni principi e tecniche della psicologia applicata al marketing, come la psicologia della Gestalt, la psicologia sociale, il neuromarketing, lo Storytelling e il Copywriting.“La mente in poche parole” è quindi una serie TV di Marketing e Comunicazione da non perdere per chi vuole una introduzione al funzionamento della mente e scoprire come usarlo a proprio vantaggio nel mondo del neuromarketing e della comunicazione.Mad Men - Serie TV Marketing e ComunicazioneMad Men è una serie ambientata negli anni '60, che racconta le vicende di Don Draper, un geniale e tormentato pubblicitario di New York. La serie, ispirata in parte alla figura di David Ogilvy, il “re di Madison Avenue”, offre una visione affascinante e realistica del mondo dell’advertising di quell’epoca, tra sfide creative, competizione e scandali.Mad Men non è solo una serie storica, è anche una fonte di insegnamenti e spunti per il marketing di oggi. Infatti, molti dei principi e delle tecniche usati da Don Draper e dal suo team sono ancora validi e attuali, come l’importanza della ricerca di mercato, del posizionamento del prodotto, del copywriting, dello storytelling e della psicologia del consumatore.Mad Men è una serie da vedere per chi lavora nel campo della comunicazione, in quanto mostra come la creatività, la strategia e la passione possano fare la differenza nel creare campagne pubblicitarie efficaci e memorabili.Lie to meLie to me è una serie che ha come protagonista Cal Lightman, uno psicologo esperto nella comunicazione non verbale, capace di riconoscere le emozioni e le bugie delle persone attraverso le microespressioni del volto e del corpo. La serie, basata sugli studi di Paul Ekman, uno dei maggiori ricercatori nel campo delle emozioni, offre una visione intrigante del mondo della comunicazione non verbale, che rappresenta una fetta importante della comunicazione totale.La serie è interessante per chi lavora nel campo della comunicazione, in quanto mostra come la comunicazione non verbale possa influenzare e migliorare le relazioni interpersonali, la persuasione, la vendita e la leadership. Inoltre, fornisce alcuni suggerimenti e spunti per imparare a interpretare la comunicazione non verbale, tenendo conto del contesto, della sequenza dei gesti, delle differenze individuali e culturali.Lie to me è quindi una serie da guardare per chi vuole approfondire il funzionamento della comunicazione non verbale e scoprire come usarla a proprio vantaggio in ambito lavorativo.La nostra Top 5 si conclude qui, se vuoi implementare strategie di Marketing e Comunicazione nella tua attività, non esitare a contattare Le Fucine, l’agenzia di comunicazione che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi dal 2004.Contattaci:info@lefucine.it075 509 4621...
Con l’inizio del nuovo anno ritorniamo a parlare di un rapporto molto interessante e soprattutto utile per chi opera nel settore della comunicazione, il “Digital 2024: Global Overview Report”, pubblicato da DataReportal in collaborazione con Meltwater e We Are Social.Questo rapporto è una vera e propria miniera di dati, analisi e insight, che offre una panoramica completa e approfondita sull’uso di internet, dei social media, dei dispositivi mobili e dell’e-commerce in tutto il mondo nel 2023. We Are Social definisce il rapporto come la più grande raccolta di dati mai realizzata, con oltre 560 pagine di informazioni suddivise per regioni, paesi e settori.Noi de Le Fucine crediamo che sia fondamentale per chi fa comunicazione nel mondo del Web 4.0 conoscere le ultime statistiche e tendenze, per poter pianificare le strategie più efficaci e adatte al proprio target. Inoltre, il rapporto è una fonte di ispirazione e di spunti per creare contenuti di qualità e di valore per il tuo pubblico, se lavori o sei interessato a lavorare in questo settore, continua a leggere per avere una sintesi curata dalla nostra agenzia di comunicazione.In questo articolo, parleremo soprattutto di social media e di pubblicità online. Siamo sicuri che troverai qualcosa d’interessante su come il mondo digital stia cambiando le nostre vite e le nostre abitudini.Social media da recordIl primo dato che ha catturato la nostra attenzione è quello riguardante il numero di utenti dei social media che ha raggiunto un nuovo record di 5,04 miliardi, pari al 62% della popolazione mondiale.Ma quali sono le piattaforme più popolari? La piattaforma social con più utenti al mondo è Facebook con 2,91 miliardi, segue You Tube con 2,56 miliardi, WhatsApp con 2 miliardi, WeChat l’app di messaggistica preferita in Cina conta 1,26 miliardi, segue Instagram con 1,22 e infine TikTok con 1 miliardo.Queste cinque piattaforme rappresentano il 90% degli utenti dei social media nel mondo, X la piattaforma di Elon Musk è più indietro nella classifica con 421 milioni di utenti attivi.Attratti dai social media - Digital 2024: Global ReportIl tempo medio che le persone trascorrono online ogni giorno è aumentato di 4 minuti rispetto al 2022, arrivando a 6 ore e 40 minuti, invertendo il trend riscontrato nell’anno precedente.Di questo tempo, ben 2 ore e 23 minuti sono dedicati ai social media, confermando la costante crescita di queste piattaforme come principale fonte di informazione, intrattenimento e comunicazione a discapito dei mass media tradizionali come la televisione che continua il suo trend negativo. Tra le piattaforme che ci tengono più incollati allo schermo, spiccano Tik Tok con 34 ore al mese e YouTube con 28 ore al mese.I dati riportati mostrano che gli annunci di TikTok raggiungono ora un pubblico globale di 1,56 miliardi di utenti ogni mese, avvicinandosi sempre di più a quello di Instagram con 1,65 miliardi.Entrambe le piattaforme stanno salendo rapidamente in appetibilità per i marketer, ma Facebook vanta ancora una posizione di vantaggio raggiungendo ogni mese quasi 2,2 miliardi di utenti con gli annunci pubblicitari, pari a oltre il 40% di tutti gli utenti internet del mondo.Insights da capogiro - Digital 2024: Global ReportI dati pubblicati sulla piattaforma stessa indicano che i TikTok taggati con #fyp hanno accumulato un totale di 55 trilioni e mezzo di visualizzazioni, sì trilioni, ovvero 55 miliardi di miliardi.Tutti gli hashtag nella top 10 di TikTok individuata da DataReportal hanno attirato più di 5 trilioni di visualizzazioni, si prevede che a breve i tag richiederanno più di 1 trilione di visualizzazioni per potersi qualificare nella top 40. Per avere un’idea, il numero di visualizzazioni combinato dei primi 10 tag è di ben 182.000.000.000.000.Instagram vince la gara per la piattaforma social “preferita” con il 16,5% degli utenti, superando al fotofinish WhatsApp con il 16,1%, ex-vincitore del 2022. TikTok è ben lontano dall’essere il più amato con solo il 7,4%.I social sono il nuovo motore di ricercaQuesti dati mostrano come la fetta del nostro tempo che dedichiamo al mondo digital sia in costante aumento e come i consumatori siano sempre più abituati a cercare, confrontare, acquistare prodotti e servizi online.Fra le motivazioni principali, infatti, troviamo al primo posto “trovare informazioni” con il 57,8%; al secondo “restare in contatto con amici e familiari” con il 53,7%, mentre al terzo posto troviamo “restare aggiornato su notizie ed eventi” con il 49,7%. Questo offre delle enormi opportunità per le imprese che possono sfruttare i canali digitali per raggiungere il loro pubblico target, creare relazioni di fiducia e fidelizzazione, e aumentare le conversioni.Si conferma inoltre, che per avere successo nella comunicazione digitale, bisogna essere in grado di adattarsi ai cambiamenti rapidi e continui che caratterizzano questo settore. Bisogna conoscere le piattaforme, gli strumenti, le metriche e le strategie più efficaci per ogni obiettivo e per ogni segmento di mercato. Bisogna essere creativi, innovativi e originali per emergere dalla massa e offrire valore aggiunto ai clienti.Per questo, vi consigliamo di approfondire il rapporto Digital 2024: Global Overview Report, che contiene tantissime informazioni utili e interessanti del mondo digital. Potete visionarlo gratuitamente dal sito web di DataReportal, o consultarlo comodamente online in modo interattivo su questa pagina.La nostra sintesi si conclude qui, speriamo che ti sia stata d’aiuto!Se hai bisogno di servizi legati alla comunicazione digitale, puoi sempre contare su Le Fucine, l’agenzia di comunicazione che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi dal 2004.Contattaci:info@lefucine.it075 509 4621...
Nell'ampio panorama digitale, i podcast sono attualmente una delle forme di intrattenimento e informazione più efficaci.Divenuto popolare negli Stati Uniti già nei primi anni 2000, questo fenomeno si è ben presto espanso in tutto il resto del mondo, con 11,9 milioni di ascoltatori nel 2023 e un incremento del 36% rispetto ai 12 mesi precedenti.Amati soprattutto dalla Generazione Z e dai Millennials, i podcast stanno rapidamente conquistando anche un pubblico più maturo, che ha affiancato queste forme di comunicazione alla lettura dei quotidiani e alla visione dei telegiornali.L’ascesa dei podcast è dovuta soprattutto alla loro versatilità in termini di tematiche, dispositivi per l’ascolto, orari e modalità di fruizione.Inoltre, essi riescono a catturare l'attenzione e a plasmare le menti degli ascoltatori, trasformando il modo in cui si consumano i contenuti audio e offrendo una finestra su mondi sconosciuti, storie coinvolgenti e conversazioni intime.I podcast sono la compagnia perfetta per le giornate frenetiche e movimentate. Che ci si trovi in macchina, in autobus, in palestra o impegnati in un’intensa seduta di skin care, ci trasportano ogni giorno in avventure straordinarie.Anche noi de Le Fucine ci siamo appassionati ai podcast, non solo per studiarne il funzionamento e le potenzialità comunicative, ma anche in veste di ascoltatori.Per questo motivo, abbiamo stilato una lista di quelli che, secondo noi, sono i 5 podcast migliori, da seguire attentamente. Per accontentare tutti i gusti, non ci siamo focalizzati su un solo genere, ma siamo passati dall’attualità, al true crime, fino ad arrivare al marketing e alla letteratura.Scopri la top 5 dei podcast migliori secondo Le Fucine!The EssentialSe volete restare informati su ciò che accade in Italia e nel mondo, The Essential è la scelta perfetta. Si tratta di un podcast in pillole condotto dal lunedì al sabato dalla giornalista di Will Media, Mia Ceran.Nato ad aprile 2020, The Essential racconta in 5 minuti una notizia di attualità politica, economica o culturale.È perfetto per chi ha poco tempo a disposizione ma non vuole rinunciare alla sua dose giornaliera di informazione.Una menzione d’onore va riservata agli episodi del sabato, che hanno come argomento uno fra quelli proposti dagli ascoltatori.Elisa True CrimeAl primo posto nella classifica di Spotify Wrapped 2023 Italia, Elisa True Crime è il podcast perfetto per gli amanti del genere giallo.Prodotto da One Podcast e condotto dalla YouTuber Elisa De Marco, è un programma composto da tre stagioni, che in ogni episodio si concentra su un crimine, un caso irrisolto o una misteriosa sparizione.Complice del successo del podcast è soprattutto il talento della conduttrice, che riesce a narrare le storie di true crime con un linguaggio colloquiale, senza mai cadere nella morbosità.Se avete amato questo podcast, non perdetevi il nuovissimo “Delitti irrisolti”, sempre a cura di Elisa De Marco, che racconta di crimini insospettabili in cittadine apparentemente tranquille.La Libraia TascabileSe all’ascolto preferite la lettura e desiderate dei consigli sul prossimo libro in cui immergervi, Spotify Studios ha ideato il podcast perfetto per voi.La Libraia Tascabile è un incredibile viaggio alla scoperta delle letture preferite della conduttrice, Cristina Di Canio, e dei suoi ospiti.Questo podcast è tra i 5 migliori, ricco di suggestioni e spunti di riflessione, ci racconta il potere della letteratura, capace di trascendere e superare i confini di spazio e di tempo, per arrivare dritta al cuore dei book lover di ogni età.Il Decennio Breve: podcastQuello del 2001-2011 è stato un periodo ricco di avvenimenti, in cui la cultura pop, le influenze musicali e i trend hanno lasciato un segno indelebile nella generazione dei Millennials.Il Decennio Breve, podcast prodotto da Hypercast Studio e condotto da Maria Cafagna, Stefano Monti e Alice Oliveri, fa un tuffo in un passato non troppo lontano, portando a galla ricordi che sembrano quasi sbiaditi: i pantaloni a vita bassa, i trilli di MSN, i personaggi di O.C. e le gag di Sarabanda.Uno dei 5 podcast migliori per i nostalgici della Summer Card e per chi, alla domanda “E tu chi sei?” è ancora tentato di rispondere “Chiunque tu vuoi che io sia”.Weekly News podcast by Marketing Espresso Se, come noi de Le Fucine, desiderate restare sempre aggiornati sulle notizie riguardanti il mondo della comunicazione, Weekly News è ciò che fa al caso vostro.Di proprietà della media company Marketing Espresso, questo podcast sceglie ogni settimana un argomento, rivelandoci quali saranno le prossime tendenze social o analizzando le principali novità del settore digital o della pubblicità.Narrati con un linguaggio smart e colloquiale, gli episodi di Weekly News sono capaci di avvicinare chiunque al mondo del marketing e di svelarne tutti i segreti. I podcast sono anche uno strumento perfetto per veicolare la comunicazione del proprio business. I brand, infatti, stanno ritagliando un importante spazio al cosiddetto podcast marketing, avendone colto le potenzialità e valutato i risultati.Se desideri integrare i podcast tra le forme di marketing destinate alla promozione della tua attività, noi de Le Fucine possiamo individuare la strategia di comunicazione perfetta per te. Richiedi subito una consulenza:info@lefucine.it0755094621...
Threads, il nuovo social di Meta, è finalmente disponibile in Italia e nel resto d’Europa dal 14 dicembre, e abbiamo avuto modo di studiare con attenzione le reazioni da parte degli utenti.Come già raccontato in un nostro precedente articolo, Threads è una piattaforma di microblogging che nasce come alternativa a X (al secolo, Twitter) di Elon Musk.Si tratta di un canale per le conversazioni e per la condivisione in tempo reale di post con un limite di 500 caratteri, includendo anche foto, video e audio.Le note vocali sono, infatti, tra le principali caratteristiche che distinguono Threads da X e rappresentano l’elemento che ha destato più interesse negli utenti, anche se non sempre sono utilizzate in maniera costruttiva.Un altro elemento che differenzia il nuovo arrivo di casa Meta è l’assenza della sezione dedicata alla messaggistica, che costringe gli iscritti a confrontarsi e a comunicare pubblicamente, attraverso la condivisione dei contenuti o l’interazione tramite reazioni e commenti.Inoltre, se Twitter aveva reso gli hashtag uno dei pilastri portanti della piattaforma, su Threads queste parole chiave risultano un aspetto del tutto secondario, rendendo più difficile l’orientamento e l’individuazione dei trend topic e degli argomenti di interesse. Trattandosi di un social il cui utilizzo è a discrezione degli utenti, è possibile che si tratti di una scelta consapevole, finalizzata a rendere la comunicazione libera e priva di vincoli, non legata ai temi caldi.Per ovviare a questo problema, il social sta iniziando in questi giorni a sperimentare i tag, categorizzati per frase e non per singola parola, da utilizzare uno per contenuto, per evitare attività di spam.Com’era prevedibile, a poche ore dal lancio in Europa, milioni di persone hanno deciso di iscriversi e Threads è stato invaso da contenuti di utenti che si chiedevano come funzionasse o che salutassero la neonata comunità social.Una delle controversie principali di questa piattaforma, infatti, è proprio la mancanza di un vero e proprio manuale d’uso, che comporta che le regole e il funzionamento – oltre che la tipologia di contenuti da caricare – siano appannaggio degli iscritti. Se da una parte questa impostazione lascia molta libertà agli utenti, dall’altra può determinare delle difficoltà nel far ingranare l’interesse. Infatti, sono stati molti coloro che, dopo aver installato la piattaforma, l’hanno abbandonata nel giro di qualche giorno, preferendo tornare ai ben più rodati Instagram, Facebook e TikTok.La mancanza di trend topic e hashtag, inoltre, tende a circoscrivere gli utenti nella propria bolla e a renderli propensi a stabilire contatti e confronti esclusivamente con i follower. Infatti, nonostante esista una sezione “Per Te”, destinata ad individuare i contenuti affini ai propri interessi, si è visto che gli iscritti sono maggiormente inclini a rapportarsi alla propria audience, direttamente importata da Instagram.Tra le problematiche riscontrate, vi è anche quella legata alle difficoltà di regolamentare l’utilizzo degli audio. A differenza di quanto accade con i contenuti fotografici e testuali, infatti, la moderazione delle note vocali risulta più complessa, in quanto richiede software sofisticati in grado di riconoscere parole e suoni offensivi.A risentirne maggiormente sono – come prevedibile – i contenuti pubblicati dai politici e dalle celebrità, che vengono bersagliati da audio poco edificanti, la cui viralità è tristemente immediata. A quasi un mese dalla sua uscita in Italia, è ancora prematuro definire Threads, il nuovo social, un top o un flop per casa Meta, ma risulta evidente che al momento gli scettici superano gli entusiasti.In definitiva, non si configura come una piattaforma particolarmente rivoluzionaria: l’interfaccia non presenta niente di nuovo, le modalità di fruizione ricordano quelle di X e mancano delle funzionalità capaci di stupire e di modificare le abitudini e le attività degli utenti.Non ci resta che aspettare le prossime mosse di Meta, che sta analizzando i feedback degli utenti ed è alla ricerca di strumenti da introdurre per migliorare la user experience.Nel frattempo, noi de Le Fucine consigliamo l’utilizzo agli appassionati di piattaforme di microblogging, ai social media manager che necessitano di studiare le new entry del mondo digital e ai i giornalisti e ai copywriter che desiderano restare informati sui temi d’attualità. Per essere aggiornato sulle principali novità legate al mondo del marketing e della comunicazione, seguici sui social e leggi gli articoli del nostro blog.E se desideri avere una consulenza per creare la strategia digitale perfetta per il tuo business, il nostro team è pronto a trasformare le tue esigenze in obiettivi concreti e misurabili. Contattaci subito!info@lefucine.it0755094621...
Il 2023 è stato un anno ricco di campagne di comunicazione geniali, ideate con l'obiettivo di promuovere prodotti o servizi, ma soprattutto di veicolare messaggi dal profondo impatto sociale. In un'epoca in cui i consumatori sono sempre più attenti ai valori promossi dai brand che scelgono di supportare, le aziende hanno intensificato i loro sforzi per emergere come leader di mercato e come portatori di ideali positivi.Come abbiamo visto nella prima parte di questa rassegna, le tematiche che hanno dominato il panorama delle campagne di comunicazione sono state l’inclusione, la sostenibilità e la parità di genere. Questi valori, diventati cardini per la costruzione di brand etici, si sono rivelati degli strumenti fondamentali per entrare in contatto con un pubblico sempre più consapevole e impegnato.Il concetto di inclusione ha assunto negli ultimi anni un ruolo centrale e molti brand hanno messo in atto strategie innovative per riflettere l’eterogeneità. Anche la sostenibilità viene affrontata in maniera creativa con campagne che vanno oltre l’etichetta "green" per inglobare azioni concrete e impegni tangibili. Infine, la parità di genere ha ispirato pubblicità toccanti e consapevoli, che dimostrano che i brand possono essere d’ispirazione nel migliorare ideali e comportamenti della società.In questo articolo, parleremo di 3 campagne di comunicazione geniali del 2023 che hanno affrontato in maniera geniale questi temi, affiancando alla comunicazione delle azioni concrete per abbattere i pregiudizi e per sensibilizzare la società. Adidas – The Ridiculous RunCorrere dovrebbe essere una buona abitudine per tenersi in forma e per migliorare la propria salute fisica e mentale. Tuttavia, per la maggior parte delle donne è un vero e proprio atto di coraggio. Secondo uno studio condotto dal brand Adidas, infatti, il 92% delle intervistate avverte di essere in pericolo quando pratica running e, di queste, il 69% adotta escamotage e strategie per sentirsi più al sicuro.Con la campagna di comunicazione “The Ridiculous Run”, Adidas pone l’accento su questo grave problema sociale, che coinvolge il genere femminile di ogni parte del mondo e di qualunque età. Nello spot pubblicitario, condiviso sul canale YouTube dell’azienda a marzo 2023, le protagoniste sono due donne che, prima di fare running, si guardano intorno circospette e inviano la loro posizione tramite smartphone. È a questo punto che avviene qualcosa di insolito e, appunto, ridicolo: la corsa diventa blindata, con moto, auto e pedoni che fanno da scorta, affiancando le due donne per proteggerle.Questa campagna, dunque, rappresenta una vera e propria denuncia sociale, che desidera coinvolgere e sensibilizzare gli uomini per trovare una soluzione al problema.  Apple – The Lost VoicePersonal Voice è la nuova funzionalità sviluppata da Apple, che campiona e ricrea la voce di una persona che a causa di un problema di salute o di un trauma ha perso l’uso della parola.Trattare un argomento delicato come la disabilità è da sempre una grande sfida per i brand, ma è un tema necessario se vogliono essere competitivi in termini di inclusione e accessibilità.In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, è stato lanciato lo spot “The Lost Voice”, ideato dal team creativo di Apple e diretto dal regista neozelandese Taika Waititi, che racconta una favola avvincente e magica, risvegliando la parte più fanciullesca e sognatrice dei suoi fedeli consumatori.Nel video, seguiamo le vicende di una bambina che, accompagnata da un animale fantastico simile ad un coniglio gigante, intraprende un viaggio alla ricerca della sua voce perduta.Soltanto alla fine dello spot scopriamo che questa avventura non è altro che una storia raccontata da un nonno alla sua nipotina per farla addormentare.L’uomo, interpretato dal medico e ricercatore Tristram Ingham, utilizza proprio Personal Voice per narrare la favola, in quanto affetto da distrofia muscolare.Grazie alla campagna di comunicazione “The Lost Voice”, Apple è riuscita a raccontare la disabilità e a descrivere le potenzialità dei suoi dispositivi con delicatezza e umanità.  Patagonia – What’s Next?In occasione del suo 50° anniversario, Patagonia, brand statunitense di abbigliamento sportivo, desidera guardare al futuro del pianeta, con l’obiettivo di salvaguardare la Terra.La campagna di comunicazione “What’s Next?” racconta l’impegno costante dell’azienda nella ricerca di soluzioni ecologiche e concrete, come la creazione di prodotti durabili nel tempo, il sostegno alle comunità vulnerabili e la tutela nei confronti della natura e dell’ambiente.Patagonia desidera uscire dalla mentalità individualista per abbracciare una filosofia azionista in cui l’unico destinatario è il nostro pianeta, che può salvarsi solo se ognuno fa la sua parte.“What’s Next?” non è soltanto una delle campagne di comunicazione geniali del 2023, ma anche un insieme di attività in cui l’obiettivo finale supera il profitto e il guadagno deve essere utilizzato per contribuire a preservare e a salvaguardare la Terra.  Con queste 3 campagne di comunicazione, si conclude la rassegna del 2023 fatta da noi de Le Fucine.Se desideri promuovere il tuo business, il nostro team ti affiancherà per elaborare una strategia coerente con i valori e con l’identità del brand.Contattaci ora per una consulenza.info@lefucine.it0755094621...