
19 Set X vs Threads: piattaforme di microblogging in sfida
Nelle ultime settimane, i principali media di tutto il mondo hanno parlato di uno scontro tra titani. No, non il presunto combattimento tra Elon Musk e Mark Zuckerberg nella suggestiva arena del Colosseo, bensì una sfida social, a colpi di interazioni e numero di iscritti. Meta, infatti, ha deciso di entrare direttamente in competizione con X, al secolo conosciuta come Twitter, realizzando la piattaforma Threads.
Il nuovo social è stato accolto positivamente dagli utenti, raggiungendo 10 milioni di iscritti appena dopo 7 ore dal lancio.
Le somiglianze con X sono evidenti: Threads, caratterizzato da un’interfaccia minimal, è un canale per le conversazioni e per la condivisione in tempo reale di post con un limite di 500 caratteri, includendo anche foto e video della durata massima di 5 minuti.
A suggerire a Zuckerberg l’idea di aprire una piattaforma di microblogging è stata proprio l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk nell’ottobre del 2022. Gli utenti, infatti, non hanno preso di buon grado i cambiamenti apportati dal CEO di Tesla e hanno abbandonato il social network, scegliendo altri canali per condividere la propria opinione e per fare rete. Per Meta, questo evento ha dato vita ad una grandissima opportunità e dall’inizio del 2023 il colosso di Menlo Park ha iniziato a lavorare alla piattaforma.
L’obiettivo di Meta, oltre a raggiungere il miliardo di utenti, è quello di creare conversazioni pubbliche. Questo aspetto non dovrebbe stupirci, se pensiamo alle potenzialità generate da questa tipologia di canali social. X, all’anagrafe Twitter, è una piattaforma di microblogging utilizzata in particolar modo da politici ed istituzioni e i suoi contenuti sono spesso oggetto di discussione al centro delle arene televisive o delle testate giornalistiche. Si tratta, dunque, di un canale in grado di dare risonanza alle opinioni e di far arrivare un messaggio ad un grandissimo numero di persone. Zuckerberg vorrebbe ottenere lo stesso risultato con l’ultimo arrivato in casa Meta, diventando così un importante mezzo di diffusione delle notizie e l’ago della bilancia dell’opinione pubblica.
Al momento, gli account Threads sono collegati ai profili Instagram, dai quali è possibile importare molti dati, quali la cronologia di navigazione e i contatti. Gli utenti, una volta iscritti, possono gestire le impostazioni, come ad esempio stabilire da chi farsi menzionare nei post. Esattamente come su Instagram, inoltre, si può seguire o meno un account e bloccare o segnalare un utente. Infine, quando si va a bloccare un profilo su Instagram o su Threads, il software automaticamente blocca la persona interessata anche sull’altra piattaforma.
Seppure questo social abbia fatto molto parlare di sé e generato parecchia curiosità nel settore digital, attualmente non è disponibile nei paesi dell’unione Europea, poiché le leggi riguardanti la gestione dati degli utenti, in particolar modo quelle del “Digital Markets ATC” sono molto più rigide rispetto a quelle degli altri paesi.
Per capire l’impatto di questo nuovo social nel settore digital e per misurare le conseguenze nei confronti di X, non ci resta che aspettare che Threads diventi accessibile in tutto il mondo, ma ciò di cui siamo convinti è che il microblogging, come lo conosciamo oggi, è destinato a cambiare.
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