
12 Ott Ai confini della realtà (virtuale): arte, cultura e digitale sono sempre più connessi
L’innovazione tecnologica e il processo di digitalizzazione hanno subìto una forte accelerazione nell’ultimo decennio, con importanti conseguenze in tutti i settori produttivi, ma anche negli ambiti creativi e culturali. L’arte, la moda, il design e la musica, infatti, si sono rapidamente adeguati alle nuove tecnologie, comprendendo le enormi potenzialità di questi strumenti e processi.
L’arte e la cultura sono settori che recentemente hanno iniziato un irreversibile percorso di digitalizzazione, principalmente per due motivi. Da una parte, la necessità di restare attivi e ottenere visibilità anche in situazioni di estrema emergenza, come nel caso della pandemia. Dall’altra, hanno sentito l’esigenza di adeguare le attività di comunicazione e di fruizione ai nuovi trend innovativi e tecnologici, con l’obiettivo di attualizzare l’offerta e di avvicinarsi al target più giovane, quello nativo digitale.
Ma quali sono i concreti esempi di trasformazione digitale e di innovazione nella cultura?
Pensiamo alla realtà aumentata, impiegata nei musei per consentire ai visitatori di ottenere informazioni e conferire interattività a un’opera. Vi è poi la realtà virtuale, che permette alle persone di visitare una mostra comodamente dalla propria abitazione, grazie all’utilizzo di un visore. Rientrano in questa evoluzione anche tutte le attività finalizzate al coinvolgimento e alla fidelizzazione del target, grazie a social contest e a iniziative di gamification che hanno per tema la cultura e l’arte. Infine, sono sempre più diffusi i totem interattivi, che grazie ad un software installato al loro interno e ad un touch screen, costituiscono per i visitatori di musei e mostre un’opportunità di approfondire le proprie conoscenze.
La nostra agenzia di comunicazione, da sempre proiettata all’innovazione, ha compreso ben presto le potenzialità del digitale nel settore culturale e da anni lavora all’elaborazione di soluzioni capaci di rispondere alle esigenze dei clienti, pubblici e privati.
Vediamo qualche esempio dei progetti realizzati da Le Fucine, commissionati da musei, mostre e Pubbliche Amministrazioni.
Nel 2018, il MILS – Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese – ci ha commissionato un video immersivo VR, che ricreava l’interno di una vecchia carrozza delle Ferrovie Nord. Grazie alla tecnologia Beacon, i contenuti interattivi diventavano istantaneamente disponibili ai visitatori, apparendo su smartphone e tablet e consentendo loro di interagire come se si trovassero all’interno del vagone (scopri di più: https://www.lefucine.it/mils-video-immersivo/).
Facendo un salto indietro nel tempo, nel 2016 noi de Le Fucine abbiamo lavorato con il POST, il Museo della Scienza e della Tecnica di Perugia, per la mostra “Andare Lontano”. Abbiamo realizzato un’istallazione multimediale con Sensori Capacitivi con Arduino, che ripercorreva la storia della navigazione e permetteva ai visitatori di interagire con i modellini dei galeoni e con le imbarcazioni d’epoca (leggi il nostro articolo: https://www.lefucine.it/andare-lontano/).
Più recentemente, il POST ci ha coinvolti per un altro importante progetto, che aveva per tema l’approvvigionamento idrico e la sostenibilità ambientale. Nel 2021, infatti, abbiamo progettato e realizzato delle installazioni multimediali per il Museo delle Acque, situato nella zona di Monte Pacciano. Grazie a questi totem e pannelli interattivi, i giovanissimi visitatori della struttura hanno avuto l’opportunità di approfondire l’importanza del risparmio idrico mediante attività ludiche ed immersive.
Se desideri implementare una di queste soluzioni per un museo o per la tua attività culturale, contattaci e richiedi una consulenza.